contrattazione nazionale per il CCNL 2019/21

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Nursing Up, senza mezzi termini è intervenuto a sostegno di un alveo autonomo di contrattazione per gli infermieri e per un ordinamento professionale con incarichi in grado , finalmente, di valorizzarne l’elevato profilo e le competenze
 
Cari colleghi,
prima  trattativa nazionale per il rinnovo del CCNL del sanità, triennio 2019-2021.
Come Nursing Up abbiamo confermato una linea di intransigenza sulle questioni che riteniamo fondamentali.
“Questo è il contratto che gli infermieri e le altre professioni sanitarie con la medesima base giuridica da tempo aspettavano “, ha esordito il nostro Presidente in trattativa, “entrambi gli atti di indirizzo, sia quello del Comitato di Settore, che la  “direttiva madre” che parte dalla tanto attesa riforma della P.A voluta dal Ministro Brunetta, consentono  di mettere in atto una riforma globale dell’ordinamento professionale”. In questo momento decisivo non possono esistere più alibi, soprattutto da parte di taluni sindacati, dal momento che i perimetri delle direttive consentono al tavolo negoziale ampi margini di manovra .
Per il Nursing Up le premesse per dare agli infermieri l’alveo autonomo di contrattazione ci sono. D’altronde è lo stesso Brunetta, nella propria direttiva che ha previsto la costituzione di un’area delle elevate professionalità , dove collocare ruoli e le posizioni non dirigenziali.

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Ebbene, gli infermieri rientrano a pieno titolo in tale alveo .
Insomma, la parte pubblica ha delineato un perimetro di possibilità che non ostano ad una reale valorizzazione degli infermieri e delle altre professioni sanitarie, noi come sindacato non vediamo l’ora di iniziare a trattare sul modus e sul come realizzare tale forma di valorizzazione, ma bisognerà sentire cosa ne pensano , e soprattutto cosa proporranno le altre organizzazioni sindacali.
Il nostro Presidente ha tenuto poi a precisare, che le risorse che la legge ha destinato all’indennità di specificità infermieristica, 335 milioni, e quelle destinate all’indennità per le altre professioni sanitarie, 100 milioni, non devono considerarsi in alcun modo come risorse contrattuali disponibili per le negoziazioni perché esse vanno esclusivamente “finalizzate”, quindi trattate come risorse vincolate, che devono andare solo agli infermieri e gli altri professionisti sanitari interessati , e che , proprio per questo le stesse non devono essere prese in considerazione per calcolare il valore percentuale dell’incremento retributivo generale  .
Abbiamo lottato per giorni nelle  piazze italiane, ha detto il nostro Presidente , abbiamo scioperato per ottenere tali indennità, e continuiamo , giorno per giorno, a reiterare alle regioni la nostra richiesta di rimpinguare i fondi ed integrarne gli importi.  
E’ stata intanto già stabilita la data per il prossimo incontro della delegazione trattante, che si incontrerà , di nuovo, il 7 settembre prossimo.
Come sindacato saremo presenti con tutta la nostra determinazione, intanto abbiamo sottolineato ,ancora una volta, che le risorse a disposizione sono quelle che sono , di certo non quelle che ci aspettavamo. Ma non deve essere questo, in alcun modo, quell’alibi  che consentirà  di non raggiungere quella revisione fondamentale dell’ordinamento professionale che gli infermieri e le altre professioni sanitarie aspettano da tempo.
Nursing Up ha , inoltre, sottolineato l’esigenza di una  completa rivisitazione del sistema delle indennità, affinché si vada finalmente a integrare quelle vergognose e ridicole cifre , che risalgono a disposizioni vecchie ormai di un trentennio, che ancora oggi gli infermieri percepiscono a fronte della loro elevata qualificazione.
Insomma, se le parti contrattuali vorranno farlo ,  oggi vi sono tutte le condizioni, rispetto al passato, per arrivare all’obiettivo che aspettiamo di vedere. All’ interno della struttura piramidale prevista dalla Direttiva del Comitato di Settore, che prevede l’individuazione di un livello di incarichi più elevati per le posizioni che richiedono una più alta specializzazione, e/o più elevati livelli di autonomia e responsabilità, gli infermieri e le altre professioni sanitarie giuridicamente affini ci stanno a pieno diritto.
 
Da ultimo, ma non certo per importanza, questo contratto dovrebbe , ma il condizionale è d’obbligo se prima non conosceremo le posizioni delle altre Organizzazioni Sindacali, essere in grado di sviluppare e valorizzare a pieno le competenze maturate all’interno del servizio sanitario nazionale, per lo meno questo è ciò che indica il comitato di settore. Per noi del Nursing Up questo significa valorizzare “on the job” gli infermieri, cioè riconoscere a pieno il valore e la professionalità di quei colleghi che hanno costruito e accresciuto la loro competenza, giorno per giorno, nella quotidianità dei reparti ospedalieri e sul territorio : non contino solo i titoli di studio , ma valga anche il peso di quella parte di professionalità e competenza “acquisita con la mera esperienza” .
Da questi principi non si può prescindere per il futuro delle professioni sanitarie.
 
 
Lunga vita al Nursing Up
 
Nursing Up
Il Sindacato degli Infermieri Italiani