1. Si è discusso sull’accordo delle risorse aggiuntive COVID. I fondi erano destinati sia al Comparto che alla DIrigenza e sono stati ripartiti, come l’accordo di Gennaio, per teste. I Medici non hanno approvato questo tipo di ripartizione e non hanno firmato. Tuttavia, la Regione procederà ugualmente. Queste risorse non sono consistenti e serviranno per il pagamento delle varie indennità legate al COVID a partire da gennaio 2021, così saranno recuperati i fondi ordinari aziendali che sono serviti per pagare tali indennità fino a questo momento. Le eventuali risorse ancora disponibili andranno nel fondo premialità e fasce. Le Aziende dovranno attivare la contrattazione integrativa locale e fornire adeguata informazione alle OO.SS. circa le modalità di utilizzo delle risorse.
La tabella sottostante indica la ripartizione avvenuta:
2. Oltre il 90% del Personale Sanitario della Regione Veneto risulta vaccinato. Da tempo si erano chieste linee guida regionali per l’applicazione uniforme in tutte le Aziende del S.S.R. Secondo la Regione, l’applicazione del D.L. n.44 è in capo alle Aziende. Vi è la disponibilità regionale alla sostituzione di quanti verranno sospesi. Tuttavia, abbiamo rappresentato la difficoltà al reperimento di Professionisti sul mercato.
3. Il D.G.R. 1293 del 21/09/2021 ha stabilito le risorse per la riduzione delle liste di attesa come da tabella allegata. La prospettiva sarà quella di recuperare prestazioni sospese nel biennio della pandemia. Per accedere a tali fondi è necessario che nel mese di settembre 2021 si siano raggiunti i livelli di prestazioni del 2019 (ad es. Treviso li ha già aggiunti). Dal mese di settembre 2021, con obiettivo raggiunto, le prestazioni aggiuntive saranno pagate con Euro 80/ora per i Medici e 50/ora per il Personale Sanitario del Comparto. Anche in questo caso abbiamo preteso che venga attivata la contrattazione integrativa a livello aziendale. Nel caso che l’Azienda non raggiunga gli obiettivi prefissati dalla Regione, parte delle risorse saranno destinate al privato accreditato. Inoltre, è stato richiesto l’impegno ad emanare circolari esplicative che definiscano puntualmente beneficiari e modalità di erogazione, onde evitare la confusione sulla destinazione dei fondi del periodo primaverile scorso
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